E' uscito, per Bacchilega editore,
"ANFRATTI DEL PENSIERO SOTTILE",
il nuovo libro di Matteo Sabbatani
“No, non è successo assolutamente
nulla di rilevante tra il gennaio e l’agosto del duemila dodici, nulla che
avesse la benché minima portata storica, nulla che valesse la pena di essere
ricordato e di ricordare; no, è successo semplicemente che il sottoscritto –
complice il verificarsi di una serie di concomitanti contingenze non sempre
positive – ha avuto tempo, troppo tempo, per pensare e – si sa – quando ad un
poeta si lascia persino il tempo di pensare, il rischio che questi finisca col
“partorire qualcosa” è più elevato che in altri frangenti: noi, infatti, si è –
per natura – portati a riflettere e il nostro – altrettanto innato –
egocentrismo ci induce a ritenere, per di più, che agli altri possa financo
interessare qualcosa delle tante elucubrazioni alle quali – in tali
circostanze, ma non solo – amiamo abbandonarci.
Che volete, siam poeti, siam fatti così – quindi – e, perdonate la leggera presunzione, ma credo sarebbe profondamente ingiusto se, da parte vostra, ce ne faceste una colpa: sì, d’accordo, quelli di voi che – pur incontrandoci ogni giorno – ignorano volutamente che questo, in fin dei conti, è il nostro vero mestiere – sempre che ammettano che qualche poeta sia esistito o esista ancora – ci dan comunque quasi per estinti (e, a ben vedere, non potrebbe essere altrimenti), ma gli altri –quei pochi che, in ogni caso, hanno imparato a sfidare la sorte mostrandosi per come sono – non possono non sapere che, almeno in parte, il merito è anche nostro e che – appunto – per loro come per noi, solo di merito si tratta”.
Che volete, siam poeti, siam fatti così – quindi – e, perdonate la leggera presunzione, ma credo sarebbe profondamente ingiusto se, da parte vostra, ce ne faceste una colpa: sì, d’accordo, quelli di voi che – pur incontrandoci ogni giorno – ignorano volutamente che questo, in fin dei conti, è il nostro vero mestiere – sempre che ammettano che qualche poeta sia esistito o esista ancora – ci dan comunque quasi per estinti (e, a ben vedere, non potrebbe essere altrimenti), ma gli altri –quei pochi che, in ogni caso, hanno imparato a sfidare la sorte mostrandosi per come sono – non possono non sapere che, almeno in parte, il merito è anche nostro e che – appunto – per loro come per noi, solo di merito si tratta”.
(Matteo Sabbatani)
PRESENTAZIONE UFFICIALE SABATO 15 DICEMBRE, ALLE 16 e 30, PRESSO LA SALA DELLE STAGIONI (Via Emilia, 25 - Imola)