Non è quel che resta a far paura,
è quel che non c'è più a mancare:
il peso dei ricordi
non sta nel averli vissuti,
o nel loro esssere andati,
o nel fatto che,
chissà poi perchè,
belli o brutti che siano,
taluni solo a te
vengono in mente,
e non può che essere così;
no, il peso dei ricordi
non è nella scia
che inevitabilmente lasciano,
nel profumo che ora emanano le cose
che li han visti
diventar realtà...;
no, il peso dei ricordi
ha un tonfo sordo ed incalzante,
continuo, perpetuo, assillante,
come se una voce stridula dicesse:
"Vedi, sono qui,
sono ancora qui"!
Il peso dei ricordi,
a guardar bene,
è un peso che forse non c'è,
non esiste in natura
perchè, se non lo avessi,
se non lo sentissi,
non sapresti nemmeno chi sei.
è quel che non c'è più a mancare:
il peso dei ricordi
non sta nel averli vissuti,
o nel loro esssere andati,
o nel fatto che,
chissà poi perchè,
belli o brutti che siano,
taluni solo a te
vengono in mente,
e non può che essere così;
no, il peso dei ricordi
non è nella scia
che inevitabilmente lasciano,
nel profumo che ora emanano le cose
che li han visti
diventar realtà...;
no, il peso dei ricordi
ha un tonfo sordo ed incalzante,
continuo, perpetuo, assillante,
come se una voce stridula dicesse:
"Vedi, sono qui,
sono ancora qui"!
Il peso dei ricordi,
a guardar bene,
è un peso che forse non c'è,
non esiste in natura
perchè, se non lo avessi,
se non lo sentissi,
non sapresti nemmeno chi sei.
(Matteo Sabbatani)
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