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venerdì 28 agosto 2015

...Perché vorrebbe dire


E qui, sul lungomare
tra un Santo e un ippocampo,
m’illudo di fermare
l’eternità d’un tempo
che fugge via in un lampo:
raccoglierne un momento
sarebbe già un gran vanto,
perché vorrebbe dire
che, in ver, non può finire
la storia, mai, del mondo;
perché vorrebbe dire
che, in questo girotondo,
c’è più di quel che intendo
e che leggo nel volti
di chi mi passa accanto;
perché vorrebbe dire
che non è poi da stolti
cercare di capire
l’anima di quel vento
che, se sfiora i capelli,
li fa morbidi e belli
e rende i tuoi pensieri
più dolci, vivi e veri.
La nave dei ricordi
galleggia nella mente:
qui non ci sono sordi,
c’è un pazzo impenitente
che scava, dai primordi,
la sua esistenza umana,
nel tentativo, vano,
di ritrovar la tana
da cui, futuro in mano,
un giorno ormai lontano,
all’improvviso, uscì.

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